Categorie
Pensieri e note

La mia bussola

La guardo:
gira,
si perde,
si ritrova imbarazzata
e si nasconde,
come un bambino timido
dietro alla mamma.

La osservo,
mi aspetto la risposta:
“Qual è la direzione?”

La fisso, con occhi
pieni di lacrime,
per questo vento freddo,
e lei è lì,
nel palmo della mia mano.

E cos’è più importante,
la mano o la bussola?

Alzo gli occhi e li vedo:
felicità e vita,
come me,
ma senza questo fardello,
così vivi
che non sembrano reali.

Essi non sembrano, eppure sono,
oltre a questo apparente nulla,
al “tutto qui”, “ora”,
al segno tangibile,
e quello che fin’ora non ha visto
ero io.

Tutto ciò che io posso
è alzarmi e fare
qualcosa per me,
da me non previsto:
guardare sé stessi
oltre il proprio ombelico,
e camminare verso una meta
così desiderata
e così poco conosciuta.

Ti guardo e penso:
“guidami tu,
compagna di viaggio”
che io non riesco, e vorrei
fermarmi qui.

Una risposta su “La mia bussola”

La vita non ci concede rallentamenti o lunghe soste, e capita, a volte, di perderci in noi stessi, senza più speranza di ritrovare la via giusta. La nostra guida (l’anima) ci aiuta sempre a ritrovarla
Grazie, davvero
A presto
Mistral

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.