Strani gesti si compiono, cercando l’amore: una donna apre le gambe per riempire un vuoto, un uomo per farsi tirare un calcio nei coglioni.
E’ come combattono i bambini, armati di spade di carta stagnola e bacchette magiche di plastica, mascherati chi da clown, chi da principessa: chi aspetta i pomodori, chi un principe che la strappi dalla torre.
Desideri da bambini, che non possono essere esauditi da questa realtà “crudele”, ma così vera da togliere il fiato e obbligarti a respirare ancora.
Rassegnarsi a un’esistenza fatta a riempire quel vuoto incolmabile, cercando vita ovunque fuorché dalla vita, annaspando e arrancando ogni minuto, ogni ora, ogni giorno sempre di più, sempre di più fino alla morte figurata della notte. Giungiamo così, sepolti, nel nostro letto. Ed è un altro giorno che va, e un altro giorno che viene.
Ma è nell’ordinarietà di questa vita e nella realtà della nostra esistenza che avviene qualcosa di talmente straordinario che penseremmo surreale: la Bellezza.
Gesù Cristo dà un senso alla nostra vita, colma quel vuoto d’amore tutte le volte, finché ne avremo bisogno, e ci dà una dignità nuova.