Sei l’alba che voglio
e che i miei occhi cercano,
da anni nel buio ti cercano,
e ora sei qui
Tocca a me,
accoglierti non è facile
e non sei certo da stringere
in una mano
Eppure la tua dolcezza
la lasci a chi sa entrare
nel tuo mosaico magico,
nella tua reggia nascosta
Regina mia,
un tuo bacio
ricorda il miele
e lenisce ogni tua puntura
Lascia che mi penta
di averti allontanata
per paura
e torna al mio fiore
Ti nutrirò
e lascerò che tu ti serva
senza rendermi servo:
è la mia libertà
Sei l’alba che cerco
e che i miei petali vogliono,
ogni notte ti attendono,
e tu già voli via.