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Pensieri e note

2011

E’ il 2011. Fino all’anno scorso i rocker alternativi si facevano chiamare “indie” ma – diamine! – siamo negli anni 2010: è ora di tornare ad essere alternativi come negli anni ’90.

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Pensieri e note

Battere la morte

Un amico una volta mi disse: “Amare significa dare la vita all’altro, ma per poter dare la vita prima devi averla te, la vita”.

Non è vero che la morte è l’ultima parola, specialmente se la morte non è la tua ma è di chi hai accanto: tu puoi ridare la vita a chi è morto, solo che prima devi essere vivo te.

Che fregatura.

Sembrava tutto bello quando eri bambino, quando a San Valentino portavi una scatola di cioccolatini/un orsetto di peluche alla bambina che ti piaceva (e regolarmente rimediavi un 2 di picche), prima che i tuoi genitori smettessero di sembrarti un principe e una principessa e iniziassero a sembrarti il re degli stronzi e la regina delle rompicoglioni.

Oggi che di anni ne abbiamo 25 facciamo così fatica ad amare, che essere galanti è solo un anelito lontano, come fare un viaggio in Giappone o licenziarsi per vivere d’arte.

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Pensieri e note

Il centro del mondo

Un amico una volta mi disse: “Amare significa dare all’altro ciò che non puoi dargli”.

Amare non è mica facile: sembra ci voglia della costanza, energie sufficienti per non arrivare stanchi a casa alla sera, denti bianchissimi per sorridere al tuo nemico e per distogliere la sua attenzione dal tuo sguardo affaticato.

Amare non è semplice, non quanto dire “no” a una tentazione, non quanto dire “ci vediamo domani” e infischiarsene della sorte.

Vorrei amare, ma se sono il primo io a rimetterci, ne vale la pena? Vale la pena di essere messi da parte, essere schivati, non essere più il centro del mondo – non dico degli altri, ma neanche del proprio?

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Pensieri e note

Signore non sono capace

“Credo, Signore, che sarei capace di compiere una volta, qualche atto straordinario. Un’azione che impegnerebbe tutto me stesso, se fossi sconvolto da una sventura, colpito da un’ingiustizia, se uno dei mie cari fosse in pericolo…

Ma ciò che mi umilia e spesso mi scoraggia, e che non sono capace di donare la mia vita pezzo a pezzo, giorno dopo giorno, ora dopo ora, minuto dopo minuto, donare, sempre donare… e darmi!

Questo non posso farlo e tuttavia è certamente ciò che tu mi chiedi…

Ogni giorno mille frammenti di vita da donare, in mille possibili gesti d’amore, che più non si vedono tanto sono abituali, e più non si notano tanto sono banali, ma di cui tu mi dici di aver bisogno per mettere insieme un’offerta e perché un giorno io possa dire in verità: Ai miei fratelli io ho donato tutta la mia vita.

E’ ciò che desidero, Signore, ma non ne sono capace… non posso farlo, lo so, ed ho paura.

Figliolo, io non ti chiedo di riuscire sempre, ma di provarci sempre.

E soprattutto ascoltami, ti chiedo di accettare i tuoi limiti, di riconoscere la tua povertà e di farmene dono, perché donare la propria vita non vuol dire donare soltanto le proprie ricchezze, ma anche la propria povertà, i propri peccati.

Fa’ questo, figliolo, e con i pezzi di vita sciupata, da te sottratti a tutti coloro che aspettano, colmerò i vuoti, dandoti in cambio la durata, perché nelle mie mani la tua povertà offerta, diventerà ricchezza per l’eternità.”

Michel Quoist  (fonte)

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Pensieri e note Poesia

Mode

Il tempo
si porta dietro
successi insperati
e inaspettati
monoliti – pietre miliari
dimenticati
sotto il muschio
dell’oblio.

Troppe informazioni
– come falò d’inverno
seducenti
che svaniscono – dimenticati
dopo l’amplesso
di un’età.