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Pensieri e note

Qualcosa per te

Tua mamma mi dice che dovrei fare qualcosa per te.

Dovrei scriverti una canzone, oppure dipingere un quadro, o scriverti una lettera in rima.

Per te, se permetti, non ho intenzione di fare nulla di tutto questo.

Vorrei poter mettere da parte certe cavolate, e iniziare a guardare le necessità, esserci per te e fare in modo che il tuo cercare una guida in me sia ricompensato in maniera non dico degna, ma almeno umanamente corrisposta.

Per te cambierò me stesso, cambierò ció che mi piace e ciò che amo fare.

Per te limerò i miei spigoli e mi abbasseró a pulire merda e sudare freddo.

Per te che non speravo di sapere, per te che non osavo augurarmi di poter un giorno tenere tra le mie braccia, per te io vivo in attesa.

Io che vivo sempre tutto per me, spremo tutto e tutti come un limone per berne il succo e il resto lo butto… Per te mi spremerò e mi butterò giù, e la mia ricompensa sarà forse solo quella di tornare in piedi e riprovare.

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Pensieri e note

Scatole vuote, scatole piene

Com’é possibile che noi siamo un tale paradosso, così finiti e semplici (per quanto organicamente complessi) eppure così pieni di altro?

Siamo piccoli rispetto al mondo, minuscoli rispetto al Sole, infinitesimi rispetto all’universo.

Eppure, in noi, ha sede un universo concentrico, fatto di bene e male, e tutto ciò che di relativo c’é in un universo.

Non é relativismo, ma un congruo assolutismo, se affermo che le realtà che in noi si verificano cambiano a seconda del nostro umore e di cosa viviamo.

Io stesso non capisco come sia possibile sentirmi così sempliciotto, così naif, quasi volto al bene, ad amare la vita e a pensare sempre bene degli altri, giustificando chi sta facendo il male, ed avere in me un abisso di male nero, profondo quanto un pozzo, da qualche parte, forse nel mio cuore.