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Poesia

Zeitgeist/Pianeta Merda

Tu non credi, lei nemmeno
solo io son tanto scemo
da riporre la mia fede
in un Dio che non si vede

Spirito della nostra era,
chi ti accoglie e chi ti fugge,
chi ti ignora e chi si batte
contro te, per la sua vita

Io, per questi, sono lento,
non capisco tanto i segni,
corro spesso controvento
e non penso al mio domani

Tra le libertà civili
ed una violenza cieca,
preferisco star seduto
con un mate sul divano

C’è chi muore per battaglie
E chi vuol schiacciare gli altri
Sia da un lato che dall’altro
Io resto da un’altra parte

No, non sono progressista
ma non vivo nel passato:
vivo solo la mia vita,
tutto il resto mi è lontano

Credo che il nostro futuro
se verrà, sarà diverso
che sia perso tra le stelle
o gobbi nelle caverne

Tu ti incazzi, io sto zitto
La paura è nel mio sangue
Ma il tuo volto, amore mio
E’ segno della sua mano

Loro parlano di yoga
fanno ore in meditazione
trascendendo ogni reame
restano solo persone

Io, povero contadino,
ho le mani su una vanga
credo solo in quel che vivo
e rispetto la mia terra

Sì, sarcastico e cattivo,
me lo immagino il tuo sguardo,
hai ragione, sono solo
una mosca sullo sterco

Però ciò che non capisci
è che anche tu sei uguale:
tutti sul pianeta Merda
attendiam l’ora fatale.

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