vorrei chiederti
se mai sarai
con me per sempre
se mi ami
e mi amerai
dal punto di non-ritorno
ritornare
e, insieme, salire,
lentamente
più di quanto sai
accettando la delusione
che ti darò
entusiasta
e piena d’amore,
come una madre
vorrei chiederti
se mai sarai
con me per sempre
se mi ami
e mi amerai
dal punto di non-ritorno
ritornare
e, insieme, salire,
lentamente
più di quanto sai
accettando la delusione
che ti darò
entusiasta
e piena d’amore,
come una madre
Tapparelle abbassate
per nascondersi
o per dormire
Averti accanto
per amarti
o per amarmi
E’ difficile
non essere
così egoista
“Credo, Signore, che sarei capace di compiere una volta, qualche atto straordinario. Un’azione che impegnerebbe tutto me stesso, se fossi sconvolto da una sventura, colpito da un’ingiustizia, se uno dei mie cari fosse in pericolo…
Ma ciò che mi umilia e spesso mi scoraggia, e che non sono capace di donare la mia vita pezzo a pezzo, giorno dopo giorno, ora dopo ora, minuto dopo minuto, donare, sempre donare… e darmi!
Questo non posso farlo e tuttavia è certamente ciò che tu mi chiedi…
Ogni giorno mille frammenti di vita da donare, in mille possibili gesti d’amore, che più non si vedono tanto sono abituali, e più non si notano tanto sono banali, ma di cui tu mi dici di aver bisogno per mettere insieme un’offerta e perché un giorno io possa dire in verità: Ai miei fratelli io ho donato tutta la mia vita.
E’ ciò che desidero, Signore, ma non ne sono capace… non posso farlo, lo so, ed ho paura.
Figliolo, io non ti chiedo di riuscire sempre, ma di provarci sempre.
E soprattutto ascoltami, ti chiedo di accettare i tuoi limiti, di riconoscere la tua povertà e di farmene dono, perché donare la propria vita non vuol dire donare soltanto le proprie ricchezze, ma anche la propria povertà, i propri peccati.
Fa’ questo, figliolo, e con i pezzi di vita sciupata, da te sottratti a tutti coloro che aspettano, colmerò i vuoti, dandoti in cambio la durata, perché nelle mie mani la tua povertà offerta, diventerà ricchezza per l’eternità.”
Michel Quoist (fonte)
Non riesco a esprimere
parole e sentimenti,
sintomi di errori
e (forse) troppa sicurezza.
Colori vividi,
palazzi scomodi
dividono le strade
più di quanto faccia Dio.
E non soccombere
é più difficile
se hai una vita sola
ed una fine eterna,
e non hai nulla
che ti trasformi nel Sole,
nel silenzio
e nel rumore.
E porta ancora in giro l’idea
di un amore ipotetico
che non avrai mai.
Porta ancora in giro quel cane
che ti senti un po’ meglio, almeno
di lui.