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Poesia

Città mia (tra la noia e te)

io vorrei un amore
che sia ovvio, che sia vero
che si veda come il Sole
come il sole in mezzo al cielo

sono ancora qui a pensare
come posso rappresentarti
come possiamo sembrare
felici e raggianti

voglio un amore
che non sia limitarsi,
scendere a compromessi
oppure accontentarsi

città mia, mio amore
ti ho cercata nel mio esilio
quotidiano nel silenzio
di un lavoro e di un vizio

il mio amore
lo cerco da sempre
ti cerco sotto terra
e nel vento di marzo

amore, mi fido di te
ma non so dirti ancora
cosa sono disposto a perdere
né che cosa aspettarmi

io vorrei un amore
che sia vero, che sia ovvio
che sia pronto nella notte
ad attraversare il Mar Rosso

sono ancora qui a pensare
come posso conquistarti
come se potessi avere da me
ció che Dio vuole donarmi

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Pensieri e note

Vedente non-guardante

Occhi,
occhi grandi,
occhi più capienti di un pozzo
e più profondi di un bicchiere
occhi neri come il petrolio, o
occhi chiari come il ghiaccio.

Occhi,
occhi grandi,
come i miei, che hanno visto,
e occhi che non hanno voluto guardare,
occhi che ancora si pentono
e aspettano un nuovo pianto.

Occhi,
occhi che sembrano grandi,
occhi che sono solo più gonfi,
occhi che non guardano,
proiettano ciò che sono
occhi pieni e bicchieri mezzi vuoti,
lacrime mai bevute e dolore mai versato:
aspetto.

I miei,
aspetto di svuotarli
da questo vuoto
e di riempirli
di pienezza,
di bellezza,
di te.