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Poesia

siamo nati per soffrire

siamo nati per soffrire
ed è per questo che
non usciremo mai
da questa tangenziale

siamo nati per soffrire
ed è per questo che
la fetta biscottata
cade verso la marmellata

mi fa specie però
che a volte c’è qualcosa
di imprevisto
un odore,
un calore
un ormone impazzito
che stravolge
il nostro destino

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Pensieri e note

Vorrei ancora una scrivania

Quando avevo una scrivania credevo di essere uno scrittore, di disegnare ciò che ero e desiderare ciò che immaginavo.
Quando avevo una scrivania e ascoltavo i racconti alla radio pensavo di darti qualcosa, ma i ricordi si sono ristretti a furia di centrifugarli a freddo.
Quando avevo una scrivania, e magari sei anni di meno, non avevo sogni o progetti davanti, ma vivevo almeno come riuscivo.
Oggi non ho una scrivania, ma un tavolo con sopra un PC, e ho perso il tempo dello studio e l’abilità di accontentarmi dell’essenziale che avevo.

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Pensieri e note

Collegamenti

Godere
Di un momento
Di infinito,
Essere ciò
Che sento

Non solo godere
Un istante,
Non solo
Sentire
E cercare
Apparente
Bellezza
E piacere

É bellezza vera
E piacere autentico
Assistere
Alla luce perfetta
Che illumina Il buio
Del mio nonsenso

Essere investiti
Dalla brezza del vento
Che passa,
Ma che é in te in un momento

Trascendere
Il tempo, e morire,
É immortalità:
Amare
Attraverso
Ogni senso,
In ogni senso.

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Pensieri e note

Il mare e io

Non sento sia possibile –
é tutto così difficile,
sempre uguale

Nessun talento
o comunque nessuno
nessuno che valga la pena di impiegare.

Ma lo stupore arriva,
ti mette in gioco.
Ti racconta la tua storia
nella storia di un altro.

E i tuoi problemi enormi,
macigni
giganti…

Coraggio di affrontarli,
combattere contro il dolore
é forse possibile?

Ricerca di stimoli, sì:
ma non per fuggire,
non per goderne

Ma un richiamo più grande
che mi stimoli a vivere,
che mi mostri
quanto é vasto
e quanto é bello
questo mare

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Pensieri e note

La bellezza imprevista

Scoprire che sono così poco, così minimo, così rozzo quando sto vicino a te, ha lo stesso effetto comico di prendere un palo in mezzo alla faccia mentre cammino in mezzo alla gente con mia nonna.
É piacevole come la brezza fredda del primo insperato pomeriggio di sole dopo un inverno piovoso e umido.
Come i primi disegni di mio figlio, sbagliati, crudi e inconsapevolmente impertinenti.

Certo, é soggettivo.
Ma é così razionale…

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Citazioni

Tornare bambini

Lascia, abbandona tutto quello che comprendi
Ritorna alla terra dell’arcobaleno
Dove il sole é basso e il vento soffia
E il tempo, lui si muove così lento…

Matisyahu

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Pensieri e note

Vedente non-guardante

Occhi,
occhi grandi,
occhi più capienti di un pozzo
e più profondi di un bicchiere
occhi neri come il petrolio, o
occhi chiari come il ghiaccio.

Occhi,
occhi grandi,
come i miei, che hanno visto,
e occhi che non hanno voluto guardare,
occhi che ancora si pentono
e aspettano un nuovo pianto.

Occhi,
occhi che sembrano grandi,
occhi che sono solo più gonfi,
occhi che non guardano,
proiettano ciò che sono
occhi pieni e bicchieri mezzi vuoti,
lacrime mai bevute e dolore mai versato:
aspetto.

I miei,
aspetto di svuotarli
da questo vuoto
e di riempirli
di pienezza,
di bellezza,
di te.

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Pensieri e note

Cercando un senso, cercando te

Una voragine
che non è vuota,
un dolore
che non fa male,
una fame
che non si può saziare,
ma che a pensarci
nemmeno si dovrebbe.

Aiutami,
curami,
liberami da ciò che mi tiene in catene.

Poi ancora loro,
come sempre,
con le loro forme e i loro corpi
perfetti e dolci:
gorgoni prosperose
che solo a guardarle,
con la loro bellezza spruzzata
come succo di limone negli occhi,
ti pietrificano
il cuore.

O forse sono io
che cerco una bellezza vana,
che resto indifeso
in questo bosco che nasconde vipere,
con il gozzo scoperto
e gli occhi chiusi,
come un condannato
in attesa della decapitazione?

Aiutami,
soccorrimi,
salvami dalla falsità e dal nulla che incombe.

Senso,
pienezza,
pace.

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Pensieri e note

Verità, sudore e riposo

Un masso, enorme peso,
grava sulla mia schiena,
mentre affannato lo porto
al luogo della mia dimora.

Un passo, impreco,
mi piego e incasso,
ancora un pugno o uno schiaffo
ed esploderò,
come un piccolo petardo
in mezzo a una strada affollata
nel giorno di Carnevale.

Soltanto un grosso sasso,
ma grande bellezza
verrà dalla sua incisione,
e forse servirà al mio godimento
questa mia fatica,
alla contemplazione
di una nuova cosa buona,
una nuova creazione,
per me e per lo scultore.