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Pensieri e note

Ohibò

Tienimi comunque
Tienimi comunque
Che sennò mi perdo
Come faccio sempre

Tienimi ti prego
Tienimi comunque
Che sennò mi sento
Come senza un peso

Senza peso per te, per me
Senza peso per il mondo
Senza un peso per gli altri
A chi importerò?

E mi meraviglio sempre
Di come non ti scrivo mai
Di come il tempo passa
Stringendoti le mani
Ma cercando altro
E guardando altrove,
Lontano dalla verità
Ma tu tienimi comunque

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Pensieri e note

Noi vorremmo

Siamo già tutti
uguali, tutti scontenti,
e vorremmo stare
come il miglior prosciutto
in bella vista sullo scaffale
ed esser notati per ciò che
diciamo
di saper fare.

Vorremmo essere
tutti splendenti,
tutti ammirati
da chi, per noi,
non è nessuno,
vorremmo essere
tutti leggende.

E un’altra vita passa,
un’altra idea di gioia,
serenità o felicità,
materialismo marxista,
religione disillusa,
spiritualità profana:
passa un giorno,
un altro giorno,
sul calendario.

Eppure
vorremmo.

Non è semplice accontentarci,
malattia dell’anima.
Perché, alla fine,
noi tutti
non siamo prosciutti.