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Poesia

L’ottavo giorno

Ruba gli occhi alla Medusa
e bevi una camomilla
nella tazza in cui beveva tua madre:
dormirai un sonno senza tempo,
tra pensieri che non ti appartengono
e i sussurri dei momenti che non hai accolto.

Andrai incontro alle paure che non hai avuto,
agli scheletri che hai tolto dall’armadio
e spedito nella discarica comunale,
camminando a ritroso
sul filo elastico del tempo
come un atterraggio sul ponte
del bungee jumping, o
il the inglese che ritorna
nella sua bustina pregiata,
“Made in China”.

Vorrei una notte così,
fatta di ricordi che non siano mostri
e passi che non siano rimorsi,
e un giorno cosí,
pieno di idee che mi danno da fare
e di pane che mi possa
– finalmente – sfamare.

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Pensieri e note

Senza titolo (2010)

Non riesco a esprimere
parole e sentimenti,
sintomi di errori
e (forse) troppa sicurezza.

Colori vividi,
palazzi scomodi
dividono le strade
più di quanto faccia Dio.

E non soccombere
é più difficile
se hai una vita sola
ed una fine eterna,
e non hai nulla
che ti trasformi nel Sole,
nel silenzio
e nel rumore.

E porta ancora in giro l’idea
di un amore ipotetico
che non avrai mai.
Porta ancora in giro quel cane
che ti senti un po’ meglio, almeno
di lui.