Un amico una volta mi disse: “Amare significa dare la vita all’altro, ma per poter dare la vita prima devi averla te, la vita”.
Non è vero che la morte è l’ultima parola, specialmente se la morte non è la tua ma è di chi hai accanto: tu puoi ridare la vita a chi è morto, solo che prima devi essere vivo te.
Che fregatura.
Sembrava tutto bello quando eri bambino, quando a San Valentino portavi una scatola di cioccolatini/un orsetto di peluche alla bambina che ti piaceva (e regolarmente rimediavi un 2 di picche), prima che i tuoi genitori smettessero di sembrarti un principe e una principessa e iniziassero a sembrarti il re degli stronzi e la regina delle rompicoglioni.
Oggi che di anni ne abbiamo 25 facciamo così fatica ad amare, che essere galanti è solo un anelito lontano, come fare un viaggio in Giappone o licenziarsi per vivere d’arte.