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Pensieri e note Poesia

Avanzi

Dimenticai
ciò che per paura
seguisti in ciò che chiamano
“gioventù”
ogni caduta, cedimento,
incertezza, bestemmia, bruttezza

I tradimenti, la cupidigia
le menzogne, la vergogna
serpenti che morsero
coloro coi quali li cinsi,
“gioventù”
il mondo giustifica
solo per gioco

Dimenticai
ciò che ora non vuoi più
che il tuo mondo veda
“gioventù”
perduta, lontana, acerba,
nascosta, errante, immatura

Fedele,
non ti ho mai tradito
e se mi hai mentito
ricordo
soltanto una promessa
“gioventù”
acerba se non sai aspettare,
l’attesa logora
chi non sa cosa volere

Ricordo
soltanto una promessa
e generazione su generazione
è sempre rimasta la stessa
i figli
la terra che accoglie il seme
e, fertile, germina,
e genera una nuova speme

Il cammino è lungo,
la morte è una tappa
verso la terra dei vivi
chi vuole restare
resti,
sotto la terra dei morti
ma chi vuole amare
avanzi
oltre il confine eterno
abbondi e danzi

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Pensieri e note

La rovina

È ciò che ci fa paura,
una paura che sempre cresce e mai crolla,
che ci fa star male
e ci fa cercare una soluzione ideale,
ideale come la famiglia felice per chi è solo
o la parità per chi non si sente uguale.

Cammino qui in mezzo,
macerie ovunque, polvere e fango,
e ci sto attento:
cammino insieme a loro.

La mia città non è in rovina,
queste rovine non sono quelle del mio Paese
che pure il tempo non ha risparmiato.

Sono come ossa inaridite
queste colonne spezzate, capitelli perduti
rotolati chissà dove, tra campi arati.

Sono morti di fame, a cui
danno caramelle per sfamarsi,
cani legati alla solita vecchia catena
che i padroni chiamano “libertà”.