Non ho mai affermato
di poter vivere senza
in un via vai di idoli
e senza un solo altare
Non ho mai negato
la Sua presenza
in una vita piatta
senza alcun sapore
Eppure Tu ci sei
nel ripetersi dei giorni
negli impegni senza voglia
nella rabbia vigliacca e impotente
Non ho mai incontrato
un uomo con la barba
e la tunica bianca
nelle domeniche all’Ikea
Non ho mai cercato
di avere una speranza
semmai ho dimenticato
e quindi ho fatto senza
Eppure c’è qualcosa
nel buio della stanza
nel gorgoglìo del fiume
nel freddo della strada
Ho sempre fatto poco
mi sono esposto poco
cercando di salvare
capre e cavoli MIEI
Non ho mai fatto nulla
se non giocare a vivere
Se non puntare il tempo
sul cavallo sbagliato
Ma Dio è nell’inquieto
nella sabbia nelle scarpe
nella vergogna degli scoperti
e nel pianto dei recidivi
Ma Dio è nella sveglia
nell’alba che ancora non si vede
nell’amarezza dopo l’amplesso
nella doccia fredda e il boiler Rotto
nella sconfitta silenziosa
di chi ha sé come nemico
e non osa alzare il capo
dal cuscino