Categorie
Pensieri e note

Il cieco di Betsaida

Che cosa c’è da vedere?
Che c’è più di bello da cercare?
E’ forse intorno a me che è tutto buio
o sono io che non so più guardare?

Vedo gli uomini
come alberi che camminano,
alberi in cui incidere il mio nome,
alberi da abbattere per farmi calore,
alberi da lavorare
per farmi un posto comodo dove sedere.

Vedo gli uomini
come alberi che vivono,
alberi che muoiono
alberi che cadono e che si rialzano,
alberi che soffrono,
alberi che gioiscono.

Vedo gli uomini,
o forse non li vedo affatto,
li osservo accendersi e spegnersi
come un incendio, da lontano,
e non provo nulla che non si addica
ad un pezzo di legno da usare.

E tu mi vedi,
fermo sul ciglio della mia strada,
con due o tre alberi accanto,
che mi spingono e mi tirano,
dove io non voglio andare:
mi chiedo se mi vorrai sanare.