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Pensieri e note

La tua mancanza

Un altro giorno, un’altra notte.
Pagine vuote, senza parole.

Ridotto ad un animale, conosci solo l’oggi mentre il passato è scritto nei solchi delle tue orme.

Chi leggerà la tua storia?
La polvere narra di eloquenti silenzi e discorsi vacui.

Ma un tempo, ricordi?, la terra ricevette l’acqua.
Le orme divennero solchi, la polvere fertile fango.
Accolse la terra semente nuova, e germogli la coprirono.

Ricordi la vita, quando spuntò da un’arida pianura di morte?
Sembrava di sentirsi meno soli, di fronte a tutte le stelle.
Ricordi le stelle, quando ti dicevano che oggi il silenzio ti basta?

D’estate il silenzio ricorda il deserto, e nuvole grigie l’arsura.
La pioggia tace e di giorno, appena, si sente il Sole frinire.
Il cielo d’estate infierisce sul suolo: ogni carità è evaporata.

Se il Sole non scaldasse la terra, non vi sarebbero nuvole.
Se le nuvole non coprissero la terra, il Sole la seccherebbe.

La terra, nuda, di fronte al Sole secca, ma le nuvole la rivestono di fronte all’astro che la illumina e le dona vita.
La terra rivestita dona vita a chi si nutre dei suoi frutti e delle sue radici.

Le stelle stanotte resistono alle aride luci della città, piene di nostalgia.
Le luci lontane sbrilluccicano, mentre le stelle, lassù, splendono.
Le stelle stanotte si vedono, la campagna non dimentica il buio.
Le stelle, stanotte, le guardi e ti parlano: “Ricordi?”

La tua mancanza è un’orma che si trasforma in solco.
La tua mancanza è una crepa in un terreno arido, che vede il Sole e poi secca, ma una nuvola la copre.

La tua mancanza sentirai sempre, dentro di te. Non è come niente.

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Godere
Di un momento
Di infinito,
Essere ciò
Che sento

Non solo godere
Un istante,
Non solo
Sentire
E cercare
Apparente
Bellezza
E piacere

É bellezza vera
E piacere autentico
Assistere
Alla luce perfetta
Che illumina Il buio
Del mio nonsenso

Essere investiti
Dalla brezza del vento
Che passa,
Ma che é in te in un momento

Trascendere
Il tempo, e morire,
É immortalità:
Amare
Attraverso
Ogni senso,
In ogni senso.

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Pensieri e note

Amare

Non é cercare,
non é trovare,
non é prestare
e pretendere indietro.

Non é un ricatto,
non é scopare,
non é parlare,
parlare e parlare
per mettersi al centro
di un’altrui attenzione.

Amare
é il contrario
di spensieratezza:
é pensare, e capire
che é inutile
capire chi hai accanto,
ma ha senso squarciarsi
per partorire,
salvare, nutrire.

Amare
é amarezza,
é lasciarsi immolare,
esser stupidi, pazzi,
fidarsi di chi (certo)
ti farà morire.

Amare
é aspettare,
non aspettarsi granché:
stupore gratuito,
foraggio per il cuore
che torna a galoppare.

Amore vero
(però)
é essere amati
quando non sei più capace
di amare.

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Strudel

Sono uno strudel,
ma uno strudel svuotato.

Sono ancora abbastanza buono,
porto ancora il sapore del ripieno che mi farciva,
ma sono vuoto.

Croccante fuori,
vuoto dentro.