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Pensieri e note

Non so dove, ma bisogna andare

Tocca a te:
scegli la tua via
ancora una volta.

Pensavi di averla già scelta,
di essere sulla buona strada,
di conoscere già questi sentieri.

Pensavi che sarebbe stato facile
tornare indietro
là dove il tempo é miele
e lo spazio é stupore.

No. Ti sbagliavi.
Non esiste quel posto.
Non ci sono alberi sotto cui sdraiarsi,
alla cui ombra leggere un libro, o riposare.

Eppure il suo ricordo non ti da pace,
nonostante tu non voglia ricordare
la nostalgia ti tormenta,
la fame fa rumore, non ti lascia dormire.

Hai sentito che quel posto esiste
da un sussurro nel vento,
da una foglia di un albero,
dal sorriso di uno sconosciuto.

E ora davvero trasformeresti
queste pietre in pane,
solo per attutire la fame?

Davvero ti trastulleresti
aspettando che venga sera,
senza alzare un dito?

Davvero ti basta un’esistenza sterile,
in cui i giorni sono solo
numeri su un calendario da cambiare,
te che sei nata
quando una sera la televisione era spenta
e una scoperta si é compiuta?

Ora
tocca a te:
scegli la tua strada,
e cammina.

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Pensieri e note

Bene, per sempre

Chiudo gli occhi:
realtà distorta,
logica (e) nonsense,
strade e storie
impossibili.

Senza tempo,
senza paura,
senza più una fine
a questa bellezza.

Li riapro:
piacere eterno,
linea infinita,
armonia di feedback e hammond,
paradiso.

Sveglio
dal sonno
infinito:
rivedo mia madre.

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Pensieri e note

Verità, sudore e riposo

Un masso, enorme peso,
grava sulla mia schiena,
mentre affannato lo porto
al luogo della mia dimora.

Un passo, impreco,
mi piego e incasso,
ancora un pugno o uno schiaffo
ed esploderò,
come un piccolo petardo
in mezzo a una strada affollata
nel giorno di Carnevale.

Soltanto un grosso sasso,
ma grande bellezza
verrà dalla sua incisione,
e forse servirà al mio godimento
questa mia fatica,
alla contemplazione
di una nuova cosa buona,
una nuova creazione,
per me e per lo scultore.