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Pensieri e note

Notte della ragione

Arcaiche convinzioni
Misere condizioni
Timore e privazione
Notte della ragione
Dittatura ecclesiastica
Ignoranza sistematica
Indulgenza pubblica
Religione tirannica

Davvero voi credete
A certe idee retrograde
Evolvetevi, primati
O morite come cavalli
Sicuri nel recinto
Per diventar mangime
Di cavalli più ricchi,
Stanchi intellettuali

Fallì l’Illuminismo
Per una buona ragione,
Non quella ostentata
Ma quella rinnegata:
Non siamo meglio, adesso
Con questa finta pace,
Vite condotte dal rame
E sempre più isolate

Rete sociale adesso
Non è che fiato perso
Per esser meno soli,
Stare senza pensieri,
Ma vorrei il Medioevo
Le dame e i cavalieri
Combattere per vivere,
Oppure lavorare,

Stupirsi per le cose
E non darle per scontate
Sudare sulla terra
Anziché programmare
Tutti gli appuntamenti,
Correre in tangenziale:
Molto meglio sdraiarsi
Sotto un albero di pere

Rimango un po’ stupito
Da tante insinuazioni
(Che noi saremmo furbi
E gli altri dei coglioni):
Non stiamo meglio, adesso!
Perciò vorrei evitare
Di dare per scontato
Di esser già salvato

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Poesia

Un vasetto di miele

Da dove sei uscita?
No, non capisco!
Ogni sera ti penso
donna della mia vita

Compagna infinita,
tempo dolcissimo:
tu non scorri, mentre
accarezzo i tuoi secondi

Ti guardo, e d’un tratto
mi guardi negli occhi,
poi un lungo abbraccio:
“perché proprio te?”

“Questo ci sarebbe bastato”,
con te lo penso davvero:
è un crescendo perfetto
che non avrei mai sperato