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Pensieri e note

Bene, per sempre

Chiudo gli occhi:
realtà distorta,
logica (e) nonsense,
strade e storie
impossibili.

Senza tempo,
senza paura,
senza più una fine
a questa bellezza.

Li riapro:
piacere eterno,
linea infinita,
armonia di feedback e hammond,
paradiso.

Sveglio
dal sonno
infinito:
rivedo mia madre.

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Pensieri e note

Sogno d’un mattino di pieno autunno

Sogno.
Questa notte sono ciò che sogno
(ciò che sono nel sonno),
sogno nel sogno.

Sono sveglio.
“Non c’è più pane”,
lo vado a comprare
con la canottiera di mia nonna,
panico,
stop.

Sono sveglio,
“Non c’è più pane”,
pedalo sul raccordo,
con una polo proprio uguale a quella di mio fratello,
in bici verso un supermercato che
– ricordo –
non c’è,
attraversando bar in bicicletta,
tra scaffali di burri e formaggi,
ricordo che

Mi sveglio
perché c’è un avvoltoio che gracchia sul comodino.
Parto, anche oggi.

Scrivo,
perché il sogno
sa essere (legittimamente)
la naturale sinestesia di cui ho bisogno.