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Pensieri e note

Polvere alla polvere

La testa è rotta perché
la testa è rossa
come una bambola condannata a morte
è colorata a morte,
è il gioco di un bambino,
la vita di un soldato come quella
di un soldatino

E questo fango ritornerà.

La guerra è pazza perché la guerra è santa
come i monumenti la famiglia e la vacanza
di chi la permette, famiglie fatte a fette
il veleno del potere come quello
di un serpente

E – lo dici tu – questo fango ritornerà.

E tutti quegli uomini che giacciono sul campo
Marito padre figlio fratello fidanzato
la gente se ne frega, che tanto non può farci niente
condannando la pace con il suo comportamento
indifferente.

E questo fango ritornerà.

La guerra è bella, quant’è bella la Terra
con tutte le persone che dormono per terra
polvere alla polvere e polvere alla terra
il cibo dei potenti non è quello
della gente,
è cibo calpestato sulla terra.

Ma il fango ritornerà.
Un giorno prima.

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Pensieri e note

Quelli che il Natale è una festa pagana

Fanno festa delle zucche,
gli zombi mascherati e i bambini fatti cretini.

Tutti pieni, zucche vuote,
bellezza dello stare insieme
come di una showgirl cinquantasettenne con la maschera di silicone e la parrucca.

Un bagliore nella notte, e un boato, mi svegliano:
miccette brillanti e campanelli squillanti, eccoli che arrivano.

Verranno anche da me, finalmente!
Ho aspettato tanto questa patetica farsa, che il mio cuore aveva quasi ripreso a battere.

La dolcezza di queste caramelle è una deliziosa amarezza,
vedendo questi limpidi fanciulli risalire virtuosamente la tromba delle scale.

“Dacci un po’ di dolcezza”, mi chiedono con occhi miserevoli e succosi,
riempiendomi quindi di botte con una mazza da baseball, comprata con un soldino in un negozio cinese.

Finalmente anche io ho un buon travestimento da carcassa.